Una sintesi della storia più antica degli organi della chiesa di Santa Maria della Steccata è riportata nella scheda relativa all'organo in cornu evangeli; l'organo dell'abside succede allo strumento Antegnati/Negri-Poncini per dotare l'importante tempio parmigiano di un'opera che fosse contemporaneamente di dimensioni altrettanto importanti ed affine all'estetica del tempo; un ulteriore ampliamento dell'organo antico non avrebbe certamente potuto dare i risultati voluti, perciò si decise per la costruzione di un nuovo organo, ad opera di Carlo Vegezzi-Bossi.
L'organo Vegezzi-Bossi venne collocato nel 1892, contava circa 2400 canne, era a due tastiere e pedaliera con trasmissione meccanica.
Tale strumento subì un primo importante intervento nel 1940, quando la ditta Tamburini di Crema trasformò la trasmissione da meccanica ad elettrica; successivamente, nel 1970, la stessa ditta Tamburini ampliò ed ammodernò l'organo, costruendo una nuova console da collocarsi nel presbiterio ed aggiungendo un nuovo corpo d'organo, positivo, corrispondente alla prima tastiera della console.
La console elettrica Tamburini risulta così costituita complessivamente da quattro tastiere, delle quali la quarta comanda l'organo antico.
(da U.Leoni, Il grande organo della Steccata)
Disposizione fonica
L'organo è inoltre corredato di:
L'organo si trova qui.
1 Corpo d'organo costruito dalla ditta Tamburini nel 1970.
2 Corpo d'organo originale di Carlo Vegezzi-Bossi, 1892
3 Corpo d'organo originale di Carlo Vegezzi-Bossi, 1892, chiuso in cassa espressiva.
4 I registri contrassegnati con † sono stati aggiunti dalla ditta Tamburini, gli altri sono di Carlo Vegezzi-Bossi.
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